Metadati

Trascrizione

§ Risorgimento. L’Italia meridionale. Studiare le origini e le cause della convinzione che esiste nel Mazzini che l’insurrezione nazionale dovesse cominciare o fosse più facile da fare incominciare nell’Italia meridionale (fratelli Bandiera, Pisacane). Pare che tale convincimento fosse pure nel Pisacane che pure, come scrive Mazzini (Opere, vol. LVIII, Epist., XXXIV, 1931) aveva un «concetto strategico della Guerra d’Insurrezione». Si trattò di un desiderio (contrapporre l’iniziativa popolare meridionale a quella monarchica piemontese?) diventato convinzione o aveva delle origini razionali e positive? E quali potevano essere?

Riallacciare questa convinzione a quella di Bakùnin e dei primi internazionalisti, già prima del 70: ma in Bakùnin rispondeva a una concezione politica dell’efficienza sovvertitrice di certe classi sociali. Questo concetto strategico della guerra d’insurrezione nazionale del Pisacane dove occorre ricercarlo? Nei suoi saggi politico-militari, in tutti gli scritti che ci rimangono di lui e in più: negli scritti di Mazzini (in tutti gli scritti, ma specialmente nell’Epistolario; si potrebbe scrivere un saggio su Pisacane e Mazzini) e nei vari atteggiamenti pratici del Pisacane. Uno dei momenti più importanti mi pare debba essere l’avversione di Pisacane a Garibaldi durante la Repubblica Romana. Perché tale avversione? Era Pisacane avverso in linea di principio alla dittatura militare? Oppure l’avversione era di carattere politico-ideologico, cioè era contro il fatto che tale dittatura sarebbe stata meramente militare, con un vago contenuto nazionale, mentre Pisacane voleva alla guerra d’insurrezione dare oltre al contenuto nazionale anzi e specialmente un contenuto sociale? In ogni caso l’opposizione di Pisacane fu un errore nel caso specifico, perché non si trattava di una dittatura vaga e indeterminata ma di una dittatura in regime di Repubblica già instaurata, con un governo mazziniano in funzione (sarebbe stato un governo di salute pubblica, di carattere più strettamente militare, ma forse appunto i pregiudizi ideologici di avversione alle esperienze della Rivoluzione francese ebbero gran parte nel determinare tale avversione).