Tipo testo: B
Osserva Metron: «Secondo i calcoli contenuti in uno studio pubblicato in occasione della Conferenza mondiale dell’energia tenuta il 1930 a Berlino, l’energia meccanica di ogni provenienza (carbone, oli minerali, cadute d’acqua ecc.) consumata nel corso di un anno dall’umanità intera si può valutare a circa un trilione e 700 miliardi di chilowattora, cioè 900 chilowattora per persona. Orbene 900 chilowattora rappresentano pressoché dieci volte il lavoro che un uomo robusto può fare in un anno. In sostanza
In realtà la distinzione fatta da Metron tra macchine motrici e macchine utensili, con la prevalenza rivoluzionaria delle prime, non è esatta: le macchine motrici hanno «allargato» il campo del lavoro e della produzione, hanno reso possibili cose che prima della loro scoperta erano impossibili o quasi. Le macchine utensili però sono quelle che realmente hanno sostituito il lavoro umano, e hanno sconvolto tutta l’organizzazione umana della produzione. Osservazione giusta: che dal 1919 in poi la innovazione di maggior portata è l’introduzione nelle officine del trasporto meccanico del materiale, degli uomini e dei convogliatori.
La quistione d’altronde della prevalenza delle macchine motrici o di quelle utensili è oziosa fuori di certi limiti: importa per stabilire il distacco dall’antichità alla modernità. D’altronde anche nelle macchine utensili differenziazioni ecc.
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