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Trascrizione

§ Vittorio Giglio, Milizie ed eserciti d’Italia, in 8°, 404 pp., illustr., L. 80, C. E. Ceschina (Dall’epoca romana alle milizie comunali, all’esercito piemontese, alla M.V.S.N.). Cercare come mai nel 48 in Piemonte non esistesse nessun capo militare e sia stato necessario ricorrere a un generale polacco. Nel Quattrocento-Cinquecento e anche dopo, buonissimi capitani (condottieri, ecc.), sviluppo notevole della tattica e strategia, eppure impossibilità di creare esercito nazionale, per il distacco tra il popolo e le classi alte.