Tipo testo: B
§ Dal rapporto letto dall’ing. Giacinto Motta all’Assemblea ordinaria del 27 marzo 1927 della «Edison»: – L’industria della produzione e distribuzione dell’energia elettrica alla fine del 1926 ha preso decisamente la testa nell’attività industriale italiana. Secondo le statistiche della Confederazione Bancaria, il capitale delle anonime esercenti l’industria elettrica ammontava alla fine del 26 a 6260 milioni, mentre quello delle industrie meccaniche, metallurgi
Mancano le statistiche dei debiti, però, e solo si può ritenere che mentre nel 23-24-25, le società elettriche preferivano gli aumenti di capitale, dallo scorcio del 25 in poi ricorsero ai mutui, specialmente in dollari, per una cifra che si aggira sul miliardo di lire carta; perciò nonostante minore incremento del capitale, si mantenne lo stesso ritmo di accrescimento negli impianti.
BOXVIEW: http://dl.gramsciproject.org/quaderno/2/nota/4
RDF: http://dl.gramsciproject.org/quaderno/2/nota/4.rdf
HTML: http://dl.gramsciproject.org/quaderno/2/nota/4.html