Metadati

Trascrizione

§ Risorgimento italiano. Cfr. Attilio Monaco, I galeotti politici napoletani dopo il Quarantotto, Roma, Libreria Internazionale Treves – Treccani – Tumminelli, 1933, pp. 873, in 2 voll., L. 50. Quando nel 1849 cominciò la reazione borbonica nel napoletano, gli inscritti nelle liste degli «attendibili» cioè colpiti dalla sorveglianza poliziesca furono 31.062 e raggiunsero fino alla fine i 100.000. La maggior parte incorsero nelle pene minori del domicilio forzoso, dell’esilio, della detenzione, della reclusione o scontarono semplicemente il carcere preventivo per mesi e anche anni.

Il Monaco ha cercato di ricostruire la lista di questi lottatori, ma ha dovuto limitarsi ai condannati alle pene più gravi e specialmente ai condannati dalle Grandi Corti speciali e che passarono lunghi anni nelle galere. Questi sono stati circa un migliaio, di varia origine sociale: possidenti e commercianti, medici e avvocati, sarti e falegnami, contadini e braccianti... Il libro del Monaco deve essere molto interessante per varie ragioni: 1) perché mostra che gli elementi attivi politici furono nel Napoletano più numerosi di quanto si potesse pensare (100.000 sospetti e sottoposti a misure di polizia è un bel numero in tempi in cui i partiti erano embrionali); 2) perché dà informazioni sul regime carcerario borbonico per i politici e per i comuni (che si trovavano insieme): 157 politici morirono in galera, almeno 10 divennero pazzi; 3) si può, dal libro, vedere quale partecipazione dettero all’attività politica le diverse categorie sociali. Il bagno di Procida fu il più popolato di politici: nel 1854 ve ne erano 398.