Metadati

Trascrizione

§ Americanismo. Ricordare il libro di Guglielmo Ferrero Fra i due mondi: quanti dei luoghi comuni del Ferrero sono entrati in circolazione a proposito dell’America e continuano a essere spesi senza ricordate il conio e la zecca? (Quantità contro qualità, per esempio). Fra i due mondi è di prima della guerra, ma anche dopo il Ferrero ha insistito su questi tasti. Vedere.

Sull’americanismo vedi articolo L’America nella letteratura francese del 1927 di Étienne Fournol nella «Nuova Antologia» del 1° aprile 1928, comodo perché vi si possono trovare registrati i luoghi comuni più marchiani sull’argomento. Parla del libro di Siegfried e di quello del Romier (Qui sera le maître?) e accenna a un libro di Andrea Tardieu (Devant l’obstacle: l’Amérique et nous, Parigi, Librairie Emil Paul) e a due libri di Luc Durtain, un romanzo Hollywood dépassé e una raccolta di novelle Quarantième étage, editi dalla N.R.F. e che paiono interessanti.

A proposito del prof. Siegfried si noti questa sua contraddizione: a pag. 350 del suo libro Les États-Unis d’aujourd’hui egli ha riconosciuto nella vita americana «l’aspetto d’una società realmente collettivistica, voluto dalle classi elette e accettato allegramente (sic) dalla moltitudine», e poi scrive la prefazione del libro del Philip sul movimento operaio americano e lo loda, sebbene non vi si dimostri precisamente questa «allegria» e che in America non ci sia lotta di classe, anzi vi si dimostra l’esistenza della più sfrenata e feroce lotta di una parte contro l’altra. Lo stesso confronto si dovrebbe fare tra il libro del Romier e quello del Philip. Perché dunque è stato accettato così facilmente in Europa (ed è stato diffuso così abilmente) questo cliché degli Stati Uniti senza lotta di classi, ecc. ecc.? Si combatte l’americanismo per i suoi elementi sovversivi della stagnante società europea, ma si crea il cliché dell’omogeneità sociale americana per uso di propaganda e come premessa ideologica di leggi eccezionali.