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§ Nozioni enciclopediche. Teopanismo. Termine usato dai gesuiti per esempio per indicare una caratteristica della religione induista (ma teopanismo non significa panteismo? oppure si adopera per indicare una particolare concezione religioso-mitologica, per distinguerla dal «panteismo» filosofico-superiore?) Cfr. «Civiltà Cattolica», 5 luglio 1930 (articolo «L’Induismo», pp. 17-18): «Per l’induismo non vi ha differenza sostanziale tra Dio, uomo, animale e pianta: tutto è Dio, non solo nella credenza delle classi inferiori, presso le quali siffatto panteismo è concepito animisticamente, ma anche presso le alte classi e le persone colte, nella cui maniera di pensare l’essenza divina si rivela, in senso teopanistico, come mondo delle anime e delle cose visibili. Benché in sostanza sia lo stesso errore, nondimeno, nella maniera di concepirlo ed esprimerlo, si distingue il panteismo, che immagina il mondo come un essere assoluto, oggetto di culto religioso: “il tutto è Dio”, dal teopanismo, che concepisce Dio come la realtà spirituale-reale, da cui emanano tutte le cose: “Dio diventa tutto”, necessariamente, incessantemente, senza principio e senza fine. Il teopanismo è (accanto a pochi sistemi dualistici) la maniera più comune della filosofia induista, di concepire Dio e il mondo».