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Trascrizione

§ Sul «Saggio popolare». Il modo con cui è posto il problema della «realtà oggettiva del mondo esterno» è superficiale ed estraneo al materialismo storico. L’autore non conosce la tradizione cattolica e non sa che proprio la religione sostiene strenuamente questa tesi contro l’idealismo, cioè la religione cattolica sarebbe in questo caso «materialista». L’autore commette questo errore anche nella relazione al Congresso di storia della scienza e della tecnologia tenuta a Londra nel 31 (cfr. pubblicazione degli Atti) affermando che la concezione soggettivistica e idealistica è legata alla concezione di un… Adamo che apre gli occhi per la prima volta nel mondo e crede di crearlo lui in quel momento (o qualcosa di simile) dimenticando che Adamo, secondo la Bibbia, e quindi la concezione religiosa, è creato dopo il mondo, e anzi il mondo è creato da Dio per lui. La religione perciò non può allontanarsi dal concetto della «realtà» indipendente dall’uomo pensante. La Chiesa (attraverso i gesuiti e specialmente i neoscolastici – Università di Lovanio e del Sacro Cuore a Milano –) ha cercato di assorbire il positivismo e anzi si serve di questo ragionamento per mettere in ridicolo gli idealisti presso le folle: «Gli idealisti sono quelli che pensano che il tal campanile esiste solo perché tu lo pensi; se tu non lo pensassi, il campanile non esisterebbe più». Cfr. Mario Casotti, Maestro e scolaro, p. 49: «le ricerche dei naturalisti e dei biologi presuppongono già esistenti la vita e l’organismo reale», che suona come una frase di Engels nell’Antidühring.